La festa di Matilde con 8000 persone

Il corteo storico di Quattro Castella richiama un folto pubblico coinvolto nell’atmosfera medievale dell’incoronazione di Matilde-Cecilia

di Lucia Cuccurese

QUATTRO CASTELLA

A 902 anni dalla storica incoronazione di Matilde di Canossa a Vice Regina vicaria d’Italia, a Quattro Castella si è svolta la grande rievocazione storica davanti a circa 8000 spettattori. In un’atmosfera suggestiva, il corteo di villici, cavalieri e sbandieratori ha sfilato come da tradizione. Sugli spalti gli spettatori hanno quindi potuto immergersi in un clima medievale e rievocativo unico nel genere. In una giornata dal clima quasi irlandese per l’alternanza di “nuvole e luce” e per la verdeggiante cornice delle colline, gli oltre duecento figuranti del Corteo hanno introdotto l’animazione del Campo dei Ludi e, con loro, ha finalmente fatto l’ingresso il tanto sospirato sole.

I villici, nel corso dei giochi, hanno riproposto l’inedito Omaggio a Matilde da parte del bambino più piccolo di Quattro Castella. Poco dopo le 18 ha fatto il suo ingresso la Contessa. Vissuta in un’epoca in cui essere donna e in quanto tale distinguersi per forza e potere (prerogative considerate allora esclusiva maschile) certo non era facile: ieri il personaggio è stata incarnato da un’altra regina. Una regina dello sport. Cecilia Camellini, modenese vincitrice di due ori alle Paralimpiadi di Londra 2012 con cui ha stabilito altrettanti nuovi primati mondiali nel nuoto, è infatti un’eccellenza femminile. Bella, ma prima di tutto brava e capace, ha rappresentato bene la persona e lo spessore dell’antica regnante. Il giovane volto e il sorriso allegro hanno illuminato la giornata. In sella all’imperioso cavallo, si è fatta largo in mezzo alla processione dei sudditi d’accompagnamento.

Terminato il percorso sull’animale e saliti gli scalini conducenti al palco regale, ad attenderla c’era Enrico V, alias Stefano “Cisco” Bellotti. Il cantautore carpigiano (ex componente dei Modena City Ramblers), ha porto i consueti omaggi alla Granduchessa.

Nel mezzo, l’abate Donizone a narrare le vicende di Canossa che hanno portato all’incoronazione di Matilde. L’antico cronista, monaco benedettino interpretato da Enrico Salimbeni, ha raccontato con passione e trasporto gli eventi della battaglia tra Canossa ed Enrico IV. La cosiddetta Battaglia delle nebbia, infatti, portò al trionfo di Matilde. La sconfitta dell’imperatore condusse il re alla definitiva ritirata dalle terre canossiane e permise – a distanza di un ventennio circa dai fatti – l’incoronazione di Matilde da parte di Enrico V, figlio dell’imperatore messo in fuga. Cecilia e Cisco hanno quindi riprodotto ieri il solenne giuramento, al compimento del quale un gruppo di colombe bianche, dinnanzi alla scena, si è librato in aria.

Mentre le campane della chiesa suonavano a festa, un bimbo è stato posto tra le braccia della materna e raggiante donna incoronata. A chiusa dell’evocativa cerimonia, la Quintana dell’anello e l’atteso Gioco del Ponte. Il ludo, vinto lo scorso anno da Monte Lucio, è stato conquistato da Bianello.