(cd,cassetta,Poligram Black Out, settembre 1997)
Registrato e mixato all’ Esagono Recording Studio di Rubiera (Re) tra Maggio e Luglio 1997.
 

Terzo album in studio della band. Disco di rottura che cambia bruscamente immaginario e
suono. Con l’arrivo dei nuovi componenti del gruppo Francesco Moneti e Massimo Giuntini
il suono della band diventa più elettrico e rock. L’immaginario di scrittura dei brani prende
spunto a piene mani dalla cultura e letteratura latinoamericana, che diventa anche la meta
preferita di molti viaggi fatti da alcuni componenti della band.

 

Macondo Express, Il ritorno di Paddy Garcia, Il ballo di Aureliano, Remedios la bella, Radio Tindouf, Marcia Balcanica, Danza infernale, Qualche splendido giorno, Transamerika, Lettera dal fronte, L’ultima mano, Cuore blindato, Don Chisciotte, Cent’anni di solitudine, L’amore ai tempi del caos. 

Stefano “Cisco” Bellotti: voce,
Franco D’Aniello: tin whistle, flauto traverso, bombarda,cori.
Alberto Cottica: fisarmonica, cori.
Massimo Ghiacci: Basso elettrico e acustico, tea chest bass, cori.
Roberto Zeno: batteria, percussioni, djembè, congas, cori.
Giovanni Rubbiani: chitarra acustica, armonica, cori.
Massimo Giuntini: bouzouki,uillean pipe,banjo, clarino.
Francesco Moneti:Vioino, chitarra elettrica,cori.
Ospiti
Luciano “Lucio” Gaetani: mandolino e salterio in Marcia Balcanica, bodhràn in Cent’anni di Solitudine
Marco Michelini: violino in Marcia Balcanica