Cisco in Acustic trio

“Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.” William Shakespeare.

Ci sono momenti in cui occorre fermarsi, sedersi e riprendere fiato.

Asciugarsi il sudore e rinfrescarsi l’ugola, prima di imbracciare nuovamente la chitarra.

Una volta tanto però è bello rimanere seduti, annusare il silenzio che c’è nell’aria e provare ad ascoltare quello che ti dice il palco, aspettando che il sipario si apra per l’ennesima volta e vedere le poltrone riempirsi, una dietro l’altra.

Oltre ai concerti estivi bagnati dal caldo delle festa di piazza, o a quelli indoor consumati nei migliori club d’Italia, c’è un altro spettacolo a cui sono particolarmente legato.

Quella dei live in trio acustico, che cambia di volta in volta a seguito delle necessità.

Il teatro è uno dei posti migliori per fare musica, in mezzo a luci soffuse e ad atmosfere intimistiche, dove “sono vietati” balli e saltelli vari!

Una delle cose che mi spinge ad organizzare concerti in acustico è la possibilità di mischiare le carte, di cambiare scaletta di data in data, e di pescare canzoni dal cilindro che non hanno molta possibilità di essere riproposte nelle date per così dire elettriche.

Un po’ come riaprire un cassetto dove si custodiscono le gemme più preziose, un po’ come cambiare pelle da un giorno all’altro, consapevoli di rimanere sempre gli stessi.

E cosa può uscire e librarsi nell’aria?

Augusto, Come se il mondo, Olmo ,  Diamanti e carbone , tanto per citare gli ultimi brani da solista.

Senza dimenticare cavalli di battaglia del calibro di 40 anni, Canzone della fine del mondo e Morte di un poeta, riproposta in una versione melodica ed accattivante.

Una ventina di pezzi per quasi due ore di musica, ma attenzione ai possibili bis, perché se il Trio è in forma non si risparmierà fino a quando il sipario rimarrà alzato.

Fino a quando le luci continueranno ad accarezzare il palco.

La mia seconda casa.